Grotta di San Michele
Per il versante destro, effettuabile solo a piedi, dal centro antico di Ariano, all'altezza delle chiese di San leone Magno e San Giacomo, percorrendo il vecchio acquedotto e attraverso il Ponte dell'Angelo, si giunge in località San Filippo e Giacomo in circa 50 minuti.
Procedendo per la strada sterrata si raggiunge la Grotta di San Michele, a 450 metri slm, dopo circa 2 chilometri.
La Grotta di San Michele è una cavità naturale scavata nella roccia calcarea dall’acqua.
Interno
Comprende una prima ampia cavità che si estende in salita per circa 200 metri ed ospita le strutture di un convento, una Basilica dedicata a S. Michele ed altri manufatti sacri.Dopo tale altura l’antro si suddivide in due rami, uno dei quali conserva un giacimento preistorico.Fino ad oggi solo la basilica e la cappella ad essa adiacente sono state oggetto di restauro.
Gli altri manufatti, tra cui la cappella maggiore posta alla fine del percorso, a causa dell’umidità si deteriorano progressivamente e in mancanza di intervento tempestivo si degraderanno irrimediabilmente.
Sin dal XI secolo la grotta era difatti una meta rilevante degli itinerari religiosi, rappresentando una delle tappe sulla via del ritorno dalla Terra Santa.
Il santuario rupestre olevanese risulta uno dei siti archeologici più importanti d’Italia, come è stato di recente ribadito anche da Richard Hodges, Presidente dell’American University of Rome, uno dei più autorevoli archeologi medievisti al mondo.
L’ambito in cui è inserita la grotta, pressoché incontaminato, è caratterizzato dalla presenza di aspre conformazioni rocciose che si innalzano ripidamente dal profondo vallone dove scorre il Tusciano
Visita in Grotta con il Prof. Alessandro Di Muro
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